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Sport: al PalaMelis la Futsal Isola piega l’Elmas 01

Impresa dell’Under 21 che batte la Ss Lazio C5


Non sarà ancora la super Isola del precampionato, giocato a mille, e dell’impresona della prima giornata, ma al PalaMelis ne va in campo una tutta cuore, con l’orgoglio ferito dall’ingiusto ko contro il Torrino e una voglia di matta di spaccare il mondo. In questo momento gira tutto male: ci vogliono mille occasioni per buttarla dentro e una sola per prenderne. Bisogna tirare fuori carattere e spirito di sacrificio in attesa di tempi migliori. Gli Orange comprendono, mettono in naftalina il frak e si vestono da operai piegando dopo un secondo tempo a senso unico con tante occasioni, un’Elmas in palla, che pressa come una matta e gioca con il coltello in mezzo ai denti, alzando barricate e non cedendo nemmeno un millimetro. Ne nasce una partitona. Un bel biglietto da visita per questa Champions League del centrosud.
 
LA PARTITA L’Isola si presenta con De Filippis, Mazzuca, Caviglia, Luiz, Gabi, Veronesi, Verrone, Colaceci e gli under Mancinelli, La Manna e i due Paradiso. L’Isola gira palla, imbuca. Uno spettacolo. Colaceci e Veronesi ci provano, ma è un periodo che gira tutto male. E sono i padroni di casa a passare. Tiro dalla sinistra a incrociare, De Filippis è battuto. Una mazzata. Non per gli Orange che non si scompongono. Continuano a macinare gioco e da un’invenzione di Gabi al sesto nasce il pari del fenomeno Veronesi. Che gol. L’Isola è padrona del campo. Gabi è un piacere per gli occhi. Al settimo si beve 3 uomini, serve Luiz che dalla sinistra lascia partire un missile che si stampa sul palo. Veronesi con una bordata sfiora la traversa. Verrone a tu per tu non riesce a tenerla bassa. L’Elmas si mette dietro e alla seconda azione buona trova nuovamente il vantaggio. Calcio d’angolo, palla sporca messa dentro e due a uno. Colaceci entra in cattedra e firma il gol del pari con una intuizione geniale. Tutto defilato sulla destra si gira e lascia partire un terra aria che si infila sull’angolo opposto. Gol strepitoso. La Banda Lattanzi è pericolosa in cinque occasioni, l’Elmas ne confeziona una che fa venire i brividi. Poi ci pensa il solito Colaceci. Intuizione dell’onnipresente Gabi, palla per il bomber e vantaggio Orange. A dieci secondi dal termine il patatrac. Tiro della disperazione da fuori area, la palla passa sotto una decina di gambe e si infila in porta. Tre a tre e tutti negli spogliatoi.
 
SECONDO TEMPO In campo c’è un’altra Isola. La Banda Lattanzi è più accorta dietro. Gira palla con meno pressione. Non tenta la giocata a tutti i costi. Imbuca solo quando ce n’è bisogno. L’Elmas non la vede più. Gli All Blacks però sprecano troppo, davvero troppo. In nove minuti confezionano almeno sei palle nitide. Caviglia, Gabi, Luiz si mangiano le mani. Ci pensa Colaceci: palla al centro e vantaggio Isola. Il PalaMelis diventa una bolgia. L’Elmas potrebbe pareggiare subito. Gli All Blacks si aggrappano a De Filippis, miracoloso tre volte di fila. Poi, scacciata la paura, tornano a giocare. Gabi mette dentro una splendida giocata tutta carioca con il fenomeno Veronesi. Cinque a tre. I padroni di casa si riversano in area ospite ma creano poco. L’Isola però si mangia un paio di ripartenze a porta vuota. C’è poco altro, solo una traversa dei padroni di casa a dieci secondi dal termine. Troppo poco per quest’Isola operaia e tutto cuore.
 
UNDER 21 La Banda Sannino si regala una domenica da Campione, piegando dopo una partita tiratissima la Ss Lazio C5. Uno spettacolo. Al PalaDanubio si affrontano due formazioni fortissime. L’Isola, la matricola terribile che ha già messo in fila Orte e Cogianco Genzano. L’altra non ha bisogno di presentazioni. Il nome dice tutto. La partita è un mix di tecnica e tattica per palati fini. La svolta al minuto 11.45, angolo per la Ss Lazio, palla sporca dentro, traiettoria strana, Paradiso non trattiene, uno a zero per gli ospiti. Trenta secondi e Zangheri avrebbe l’opportunità di pareggiare subito. Gran punizione, gran parata. Minuto 16.31 Zangheri è ancora pericolosissimo: puntata dal limite, dopo un bello scarico di Picchi, palla fuori di un niente. Secondo tempo. L’Isola si trasforma. Entra in campo con un piglio da grandissima. Non rischia praticamente mai e imbuca 5-6 palle nitide che Nicoletti non riesce a mettere dentro. Sembra la classica partita stregata. La palla non vuole entrare. E mentre tutti si attendono la beffa, arriva la svolta a  tre minuti da termine. Punizione ravvicinata, Zangheri carica il missile che si infila nell’unica nicchia lasciata libera dalla difesa biancoceleste tutta schierata dentro la porta. È un golasso. La Ss Lazio cala. L’Isola capisce che è il momento di affondare. Trenta secondi e La Manna fa impazzire il PalaDanubio: sgroppata sulla sinistra, finta, portiere a sedere e palla dentro. Due a uno e partita ribaltata.
 
 
 
 

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