Caricamento...

Biblioteca Gino Pallotta: “Uomini, terra e cibo. Il lungo cammino dell’agricoltura”

Sabato 16 luglio la presentazione del libro di Ernesto Benelli, con la partecipazione di Pasqualino Santori


Sabato 16 luglio, alle ore 18,30, presso la biblioteca Gino Pallotta di Fregene (Viale della Pineta 140, Fregene) verrà presentato il libro di Ernesto Benelli, con la partecipazione di Pasqualino Santori, Presidente Istituto di Bioetica per la Veterinaria e l’Agroalimentare.
 
“Una Storia dell’agricoltura che attendeva ancora di essere scritta”: così Piero Bevilacqua esordisce la sua prefazione al saggio di Ernesto Benelli. Già Professore ordinario di storia contemporanea alla Sapienza ed esperto di storia del territorio e dell’agricoltura italiana, Bevilacqua è stato il primo a rendersi conto che il libro di Ernesto Benelli rappresentava un’assoluta novità nel vasto panorama della letteratura agronomica e lo descrive come “un saggio di grande interesse, scientificamente solido, scritto con chiarezza e spesso con verve affabulatrice”. Non è solo storia, ma è geografia, antropologia, biologia, chimica, etica, filosofia: un lavoro enciclopedico scritto in 5 anni, ma che, dice Benelli, ha preparato mentalmente da 30 anni.
 
“Wendell Berry dice che “mangiare è un atto agricolo” … acuta affermazione che però si scontra con il fatto che per centinaia di migliaia d’anni gli uomini hanno vissuto solo raccogliendo e cacciando senza piegarsi alla fatica di coltivare e allevare. E allora, perché e come siamo diventati allevatori e agricoltori? E, soprattutto, chi ce l’ha fatto fare? Se come dice Jared Diamond “l’adozione dell’agricoltura, presumibilmente il nostro passo più decisivo verso una vita migliore, è stata per molti versi una catastrofe da cui non ci siamo mai ripresi”.
 
Questa è una delle domande che pone il libro “Uomini, terra e cibo. Il lungo cammino dell’agricoltura”, che partendo dalle origini dell’umanità ripercorre il cammino che ci ha portati – unica specie tra i mammiferi – nel minuscolo contesto delle specie sociali che allevano e coltivano, che costruiscono abitazioni complesse e che usano il linguaggio per mantenere una società divisa in classi sociali – o nel nostro caso – economiche.
 
Coltivare e allevare, ossia costruire o accettare alleanze con altre specie animali e vegetali di cui siamo apparentemente dominus e inconsciamente schiavi, che cosa strana! Perché noi pensiamo di controllare il tutto senza riflettere sul fatto che quei legami – che abbiamo intessuto all’incirca 10-12.000 anni fa – non possono essere sciolti pena il ritorno al tempo della ricerca occasionale e degli accampamenti nomadi.
 
Il cibo è quindi lavoro e lavoro è civiltà? Tutto il percorso dell’uomo “moderno” è cioè legato al fatto che ci siamo piegati a una devozione costante che ci impegna nelle cure di altre specie? È su questo assioma che abbiamo costruito le antiche civiltà fluviali che innalzavano piramidi e torri di babele? E regni, e imperi, e commerci che portavano da una parte all’altra del globo i prodotti utili alla nostra sopravvivenza o alle nostre percezioni sensoriali?
 
E perché oggi, tutti devoti alla causa “produttivistica” e abbandonando le tradizionali pratiche agronomiche, abbiamo accettato che il procurarsi il cibo sia tornato un atto predatorio nei confronti della Natura?
 
Perché irroriamo di veleni i nostri campi, contaminiamo le acque e riempiamo di residui i nostri cibi? Perché questo ambito economico che dovrebbe essere così attento agli equilibri ambientali è diventato – tra le attività umane – uno dei settori più devastanti e inquinanti?
 
Come possiamo aver concepito e accettato un modello che nell’offrirci del cibo sempre più edulcorato e scipito ha portato all’azzeramento dei legami relazionali con le specie che ci sono vicine e che ci hanno accompagnato nello sviluppo di quello che noi definiamo “civiltà”?
 
Ecco, questo testo ci porta a interrogarci su queste e altre domande, mentre ci stimola a riflettere che sta scadendo il tempo per invertire questa pericolosa tendenza.
 
 
 
 

Rios Pub
Mc Donald’s
Tari
Da Vinci
Centro Studi GoPrinz
La tua pubblicità su Fiumicino Online