Il ruolo delle istituzioni che operano sul mare. Opportunità e sfide per il nostro Paese
di Alessandra Lo Franco
La Sezione Nazionale ANFI Atleti Fiamme Gialle si è dimostrata ancora una volta promotrice di iniziative culturali di grande rilevanza. Ieri pomeriggio, presso la splendida Aula Magna della Scuola di Polizia Economica e Finanziaria, si é tenuta una conferenza sull’importanza ambientale, economica e politica del Mediterraneo, delle creature che lo abitano e del ruolo che le istituzioni dovrebbero assumere nei confronti di questo bene prezioso per garantire la tutela della biodiversità e sfruttare, in maniera sostenibile, questa infinita risorsa. L’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante Generale della Guardia Costiera e delle Capitanerie di Porto, è stato relatore autorevole della conferenza ed ha offerto spunti preziosi per approfondire la comprensione delle dinamiche del Mediterraneo e il ruolo strategico dell’Italia e del nostro territorio.
Promotore dell’evento il Generale Gianni Gola che ha sentitamente ringraziato il Generale Francesco Mattana per aver accolto con entusiasmo la conferenza, nello splendido edificio in Via delle Fiamme Gialle ad Ostia Lido.
“E’ sulle coste del Mediterraneo che si sono sviluppate civiltà come quella greca e araba, contribuendo alla nascita della cultura moderna. Un mare che ospita nel proprio bacino 23 paesi, si affaccia su 3 continenti e 5 capitali. Conta una popolazione di oltre 450 milioni di persone e vede transitare sulle proprie acque il 25 % del traffico navale mondiale – Spiega l’Amm. Pettorino per sottolineare le potenzialità e le criticità del bacino mediterraneo – Lungo gli 8mila km di costa italiana sono sorti 54 porti, il numero più alto di tutta Europa ma, nonostante questo, a causa delle infrastrutture, della logistica e della posizione geografica, le attività portuali sono molto meno redditizie rispetto ad altre realtà europee: Rotterdam da solo sviluppa più di tutti i porti italiani messi insieme!”.
“La portualità italiana è una ricchezza che va potenziata – sostiene l’Ammiraglio – è un patrimonio per l’intero paese. Negli ultimi 30 anni si è però sviluppata la nautica da diporto, una voce di rilievo per l’economia ed il turismo; siamo campioni del mondo nella costruzione di mega yacht; rappresentiamo un’eccellenza nella costruzione delle navi da crociera e siamo leader della flotta Roll-on, inoltre l’Italia é il terzo paese con la flotta peschereccia più grande al mondo“.
Tutte queste attività devono essere attuate e programmate in modalità sostenibile, nel rispetto e nell’ottica di conservazione della biodiversità, necessaria, per la sopravvivenza della specie umana.
“Non molti sanno che nei nostri mari vivono 8 specie diverse di cetacei – spiega Pettorino – quali grampi, zifi, capodogli, delfini, oltre a 3mila balene comuni. Un patrimonio, se pensiamo che questi mammiferi sono un serbatoio di anidride carbonica: infatti un solo esemplare ne cattura la stessa quantità di 1600 alberi. I cambiamenti climatici, l‘aumento delle temperature, l’innalzamento dei mari, lo scioglimento dei ghiacciai, stanno modificando l’assetto naturale. Nel 2021, si è verificato un evento straordinario. A largo dell’isola di Ponza è stata avvistata una balena grigia, specie presente solo nell’oceano Pacifico. L’arrivo del cetaceo nel Mediterraneo è stato possibile da causa dello scioglimento dello Stretto di Bering, un varco che gli ha permesso di costeggiare la Groenlandia, il Canada fino al Mediterraneo. Qualcosa di importante sta cambiando“.
L’Ammiraglio ha inoltre ricordato uno dei luoghi più suggestivi della costa romana, le Secche di Tor Paterno “Un’area marina protetta, un’oasi unica nel suo genere in grado di attirare molte specie ittiche come cernie, polpi, murene, salpe, le rare aquile di mare. Un patrimonio di tutti ed è per questo che credo che andrebbero rivisti i permessi sulla caccia sportiva già soggetta a tante regolamentazioni, che però non sono state sufficienti a contrastare il fenomeno dell’over fishing”.
“Nel nostro futuro i mari sono di estrema importanza – conclude l’Ammiraglio Pettorino – da un punto di vista economico, naturalistico, turistico, per la sicurezza ambientale, alimentare e per la vita delle persone. Gli interessi nazionali in gioco sono altissimi e va accompagnato dal consenso di tutto il paese“.
Il Presidente del X municipio, Dr Mario Falconi, ha accolto con grande entusiasmo il patrocinio per questa iniziativa: “Abbiamo un enorme responsabilità nei confronti dell’ambiente. In passato abbiamo costruito molto e abbiamo studiato modi sostenibili per interagire con la natura, col mare, ma poi siamo rimasti fermi; se solo fossimo stati più organizzati e orgogliosi come popolo, chissà a che punto saremo adesso. Manca un senso di responsabilità nei confronti del bene comune. L’amore per questi luoghi, spesso sedotti e abbandonati dalle istituzioni stesse, dovrebbe spronarci a fare di più. Vantiamo una biodiversità marina unica al mondo e insediamenti archeologici tra i più prestigiosi della storia, che però non riusciamo a valorizzare”.
“I municipi così come impostati sono anacronistici e non funzionano; questo territorio è stato trascurato e sto pretendendo, con grande fatica, di fare qualcosa di più, ma paghiamo anni di noncuranza. Mi piacerebbe, durante l’autunno, riproporre l’esperienza di oggi alle scuole, per dare speranza al futuro e ripartire dai giovani” conclude Falconi
Servizio fotografico a cura di Livio Gonella