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Massimiliano Santi presenta: “Sguardo a Levante: La politica culturale italiana sul patrimonio archeologico e monumentale del Dodecaneso 1912-1945”

L’appuntamento con l’autore di Fiumicino è per domenica 27 gennaio alle ore 18.00 presso la libreria Griot di Roma

di Valentina Fiordalice

Secondo libro in uscita per Massimiliano Santi. Dopo l’opera dedicata alla lunga diatriba della Stele di Axum, l’autore di Fiumicino presenterà domenica 27 gennaio il saggio: “Sguardo a Levante: La politica culturale italiana sul patrimonio archeologico e monumentale del Dodecaneso 1912-1945” pubblicato da Mimesis Edizioni. L’appuntamento è fissato alle ore 18,00 presso la libreria Griot di Roma, in via di Santa Cecilia 1. Insieme all’autore interverranno Luisa Musso, Docente di Archeologia Romana e Archeologia delle Province Romane (Università Roma Tre) ed Emanuele Papi, Professore di Archeologia Classica (Università di Siena) e Direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene. 

La politica culturale italiana sul patrimonio archeologico e monumentale del Dodecaneso ebbe avvio con l’Italia liberale, tra il 1912 e il 1913, subito dopo l’occupazione delle isole a seguito del conflitto italo-turco, proseguendo durante il fascismo e il secondo conflitto mondiale, fino alla occupazione tedesca del 1943. Questa ricerca ricostruisce i fatti che portarono all’istituzione della Missione archeologica italiana, alla realizzazione di grandi campagne di scavo e di restauro, alla creazione di musei e siti archeologici, alla nascita della Sovrintendenza di Rodi e dell’Istituto storico archeologico FERT. Interventi progressivamente segnati dalla funzionalizzazione a fini turistici e dall’utilizzo simbolico e ideologico dei monumenti per ragioni di propaganda al fine di evocare le gesta della Roma imperiale ed esaltare il regime. Dopo la presa delle isole da parte della Amministrazione militare britannica, nel 1945, e fino al passaggio di consegne con le autorità greche, in attuazione del Trattato di Pace del 1947, agli archeologi, architetti, restauratori, disegnatori, assistenti di scavo e agli altri dipendenti del servizio archeologico italiano non restò che collaborare con gli inglesi nella conta e nella parziale riparazione dei danni causati dalla guerra, prima di dover tornare definitivamente in patria, volgendo indietro lo sguardo a Levante.

MASSIMILIANO SANTI è un funzionario amministrativo, dal 1998 al 2003 ha svolto la funzione di consigliere provinciale, componente della commissione consiliare per le politiche culturali della Provincia di Roma. Nel 2014 ha pubblicato, “La stele di Axum da bottino di guerra a patrimonio dell’umanità. Una storia italiana” (Mimesis edizioni).

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