Un borgo antico di rara bellezza, nella zona nord ovest del comune di Fiumicino
di Patrizio Pavone
La nuova rubrica “Alla scoperta del nostro territorio, tra storia e ambiente” si occupa di valorizzare alcuni territori della periferia di Fiumicino raccontandone alcuni aspetti peculiari.
Oggi ci occupiamo di Tragliata, un borgo antico di rara bellezza, che si trova al nord ovest del nostro comune, su via di Tragliata, raggiungibile anche da via del Casale di sant’Angelo, che si prende al 31° chilometro della via Aurelia in direzione di Bracciano.
Nella zona è presente anche una scuola dell’infanzia, piccolo gioiello incastonato nel silenzio e nel verde. Un unico bar tabaccheria, un distributore di benzina, tre ristoranti ed un meccanico. Le abitazioni sono sparse per la campagna. Molte di esse sono delle bellissime ville con giardini molto curati.
Al contrario delle due zone adiacenti, Tragliatella e Testa di Lepre, Tragliata non dispone di una piazza principale o di un qualsiasi luogo di aggregazione, ma non per questo è meno suggestiva di altre zone della grande Città di Fiumicino. Il suo punto strategico più importante è un costone tufaceo sulla cui sommità sorge la chiesa di Sant’Isidoro con altri manufatti molto pregevoli. I primi insediamenti risalgono agli etruschi che ci hanno lasciato delle vestigia importanti.
Di questa popolazione possiamo osservare i resti delle mura perimetrali dell’antico insediamento umano, con delle grotte scavate nella collina di tufo, che servivano da granai o da ricovero per gli animali degli abitanti della zona, grotte che si sprofondano nelle viscere della terra. In epoca successiva venne costruita una torre di avvistamento contro le invasioni dei pirati saraceni collegata visivamente tramite specchi diurni o fuochi notturni ad altre torri ad una certa distanza, come la torre del Pascolaro.
In loco è presente anche un castello eretto tra il IX e il X secolo, trasformato successivamente in un enorme casale, attualmente di proprietà privata, poi convertito in azienda agricola e ricettiva. Attorno ad esso delle pregevolissime costruzioni, sempre in tufo, armoniosamente restaurate, che costituiscono ora un albergo diffuso gestito dal B&B Borgo di Tragliata, con ristorante e piscina annessa, molto frequentato da stranieri ed in particolare da irlandesi.
Successivamente nel seicento vennero costruiti due casali, ora splendidamente conservati, ed una chiesa dedicata a Sant’Isidoro Agricola, terminata di edificare nel 1775. La chiesa, di fattura barocca, ha una unica navata con il tetto in legno, gradevolmente visibile dall’interno, con un arco a tutto sesto, che la divide dall’altare. Il pavimento è in cotto e travertino con alcuni accessi che danno luogo ad antiche sepolture nel sottosuolo della chiesa, che sarebbe interessantissimo poter visitare. Il luogo è molto ambito per matrimoni e cerimonie religiose.
Accanto ad essa troviamo una costruzione più bassa, del 1970 una volta dedicata ad oratorio. Un finanziamento della Regione Lazio ha permesso di restaurarne le facciate e di consolidare anche i muri in tufo sottostanti la collina sulla quale sorge l’edificio religioso. Molte di queste costruzioni si trovano su di una altura che domina la campagna circostante, coperta da alberi e prati quasi sempre verdeggianti anche in inverno. Un luogo ideale per set cine televisivi, per una infinità di film da “Don Matteo” a “Il contadino cerca moglie”.
Vi è un ampio parcheggio e dei campi sportivi. Il luogo è sempre visitabile, ricco di antichi fontanili, scalette scavate nel tufo, angoli suggestivi e misteriosi con un affaccio sul panorama circostante che lascia il visitatore ammirato ed ammaliato. Fino a pochi anni addietro, la Proloco organizzava delle feste memorabili, con attrazioni culinarie e musicali, pesche di beneficienza e sfilate di auto d’epoca.
Nel mese di luglio il Borgo di Tragliata e i suoi abitanti organizzano una “Woodstock italiana”, vera kermesse musicale, con appuntamenti gastronomici ed artigianali, spettacoli di artisti di strada con la raccolta fondi per associazioni ambientali e di solidarietà umana. L’ingresso è gratuito ed i prati circostanti, abilmente arricchiti con tavoli, balle di fieno, illuminazioni sapienti, si trasformano in un evento ricettivo straordinario frequentato da migliaia di visitatori.