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Capodanno: scatta il pericolo “botti”

Gasparini (Verdi):”Quest’anno la mano dalla a noi per salvare l’ambiente, non rischiare di perderla per sparare i botti!”


Si avvicina la fine dell’anno  e con la notte di San Silvestro molti daranno fuoco alla propria Santa Barbara. Botti, petardi, fuochi d’artificio, mortaretti saranno fatti esplodere per salutare il nuovo 2013. L’assortimento tra cui scegliere è vasto. Si farà tanto rumore. Tanti botti, appunto. Il risultato? Morti e feriti tra i cittadini, in molti casi.
“Negli ultimi cinque anni sono stati 2.423 i feriti, 5 i morti e ben 2.154 le persone denunciate o arrestate. L’età più colpita dal fenomeno dei botti illegali è quella compresa fra gli 11 e i 14 anni, mentre le parti del corpo maggiormente danneggiate sono la mano destra e gli occhi – lo dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII – a questi dati agghiaccianti, si deve aggiungere la morte di almeno 5.000 animali ogni anno. Animali che moriranno di spavento. Mentre altri impazziranno, riportando traumi permanenti. Le bestie vaganti, scappate perché terrorizzate proprio a causa dei rumori, avrebbero inoltre causato 75 incidenti stradali. A questa terribile “usanza” ci opponiamo e chiediamo al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sull’esempio di altri primi cittadini italiani, di emanare un’ordinanza per vietarli”.
 
“Vogliamo ricordare che il tremendo boato è causa di infarto per tante creature domestiche e selvatiche ogni anno. Può provocare disorientamento – spiega l’esponente politico – i cani possono mordersi per riflesso sostitutivo, scappare o ferirsi gravemente. Ci sono poi gli uccelli che fuggono terrorizzati dai propri nidi sbattendo contro i muri o i tralicci dell’alta tensione e le femmine incinte che, impaurite, possono abortire”.
 
“Secondo quanto riferisce il Wwf Piemonte Valle d’Aosta, circa l’80% degli animali che muoiono per via dei botti sono selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire mortalmente un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale, vagano anche per chilometri e, non trovando altro rifugio, muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia. Per evitare che anche quest’anno si ripeta una inutile quanto sanguinosa strage, chiedo al sindaco, che l’anno scorso non emanò alcuna ordinanza né lanciò alcuno specifico appello, salvo quello, blando, di ‘stare attenti ad usarli’ e di ‘comperare quelli leciti’, di mettere a punto un provvedimento per vietarli – prosegue Andrea Gasparini che si unisce alle tante associazioni – Lav, Legambiente, Wwf e Associazione italiana difesa animali e ambiente, che hanno lanciato un appello ai sindaci degli 8.000 comuni italiani perché firmino subito i provvedimenti per vietare gli artifici più pericolosi per i bambini, cani e gatti, cardiopatici. Gli unici ‘botti’ che vorremmo sentire sono quelli dei tappi di spumante. E italiano” conclude Andrea Gasparini.
 
 
 
 

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