Francesca Scambia: “Preghiera, poveri e pace sono i nostri riferimenti fondamentali”
di Fernanda De Nitto
La rubrica dedicata al mondo del volontariato questa settimana ci porta alla conoscenza della Comunità di Sant’Egidio, nello specifico della Casa della Comunità di Fiumicino avente sede in Via delle Spigole, 5. A guidare l’organizzazione Francesca Scambia, che insieme ad oltre sessanta volontari, tutti del territorio, si occupa di solidarietà, attenzione agli ultimi e ricerca della pace, attraverso la preghiera e l’impegno.
Quale è la storia della Comunità di Sant’Egidio nel territorio di Fiumicino?
“Sant’Egidio è nata nel 1968, all’indomani del Concilio Vaticano, su iniziativa di Andrea Riccardi. Con gli anni è divenuta una rete di comunità che, in più di 70 paesi nel mondo, raccoglie donne e uomini di ogni età e condizione sociale, uniti da un profondo legame di fraternità, attraverso un impegno volontario e gratuito per i poveri e per la pace. Preghiera, poveri e pace sono, infatti, i riferimenti fondamentali. A Fiumicino la Comunità ha cominciato ad impegnarsi nel 1992, in coincidenza con l’anno di nascita del Comune, con il primario obiettivo di essere d’aiuto per gli anziani, in particolare creando legami di amicizia, accoglienza e supporto mediante un interscambio di tempo e disponibilità tra i volontari e le persone incontrate. Per Sant’Egidio è fondamentale valorizzare l’opera di chi vuole impegnarsi per gli altri, qualsiasi sia la loro età, che mettono a disposizione il loro tempo libero, ognuno con le sue attitudini e specificità, a servizio del prossimo”.
L’amicizia con chiunque si trovi nel bisogno, anziani, senza fissa dimora, migranti, disabili, bambini è il tratto caratteristico della vita di chi partecipa a Sant’Egidio. Nello specifico la vostra comunità di Fiumicino in quale attività si impegna con più carisma?
“Sant’Egidio a Fiumicino si impegna costantemente nell’aiuto di circa quaranta persone senza fissa dimora, ed in condizione di povertà estrema, che vivono nei camper o presso l’Aeroporto intercontinentale. Tale emergenza è sostenuta attraverso la solidarietà concreta di numerosi ristoranti di Fiumicino e del Mc Donald, mediante una rete di supporto promossa dal volontariato, che si occupa attivamente della preparazione e distribuzione dei pasti. Tra le diverse iniziative realizzate dalla Comunità locale vi sono anche momenti di incontro e condivisione, in particolare il mercoledì, quando ci si riunisce presso la nostra sede operativa in preghiera per la pace, ricordando tutti i paesi del mondo che oggi purtroppo vivono drammatici conflitti. Il lavoro per la pace è, infatti, vissuto da Sant’Egidio come una responsabilità che riguarda tutti i cristiani, verso un più ampio servizio rivolto alla riconciliazione ed alla fraternità. Con questi obiettivi la Comunità di Fiumicino promuove presentazioni di libri ed eventi ispirati dall’impegno ecumenico, come quello organizzato recentemente in occasione della ‘Giornata delle Città per la vita’ con la presenza di un testimone statunitense per dire no alla pena di morte. Con cadenza mensile circa 150 famiglie partecipano al progetto ‘La casa dell’amicizia’, volto a superare l’isolamento, promuovendo assistenza ed ascolto. L’ente gestisce, altresì, due strutture in cohousing destinate agli anziani che ospitati all’interno di tali appartamenti evitano il ricovero in eventuali residenze sanitarie, al fine sopperire in parte all’emergenza abitativa, attraverso una condivisione comune di spazi, tempi, servizi e valori, che aiutano a respingere ogni forma di solitudine”.
Sant’Egidio Fiumicino è anche promotrice di attività che riguardano specificamente i ragazzi e gli studenti del territorio. Quali sono i progetti che vi vedono impegnati con le nuove generazioni locali?
“Soprattutto negli ultimi anni vi sono state diverse iniziative promosse dalla Comunità locale, particolarmente dedicate ai giovani. Ad esempio, è stata organizzata con gli studenti delle scuole secondarie di primo grado la mostra ‘Facciamo pace?! – La voce dei bambini sulla guerra’ presso l’I.C. Cristoforo Colombo di Fiumicino e l’iniziativa in Piazza G.B. Grassi, dello scorso giugno, con tantissimi bambini e ragazzi uniti dal desiderio di dire un secco no a tutte le guerre. Recentemente abbiamo avviato, sempre presso la Scuola Media di Via dell’Ippocampo, un laboratorio dei giovani per la pace dove si propongono feste ed attività artistiche volte a promuovere i sani principi di amicizia e solidarietà, attraverso momenti di studio ed educazione alla pace”.
I poveri sono i fratelli e gli amici della Comunità, in particolare durante il periodo natalizio, dove l’affetto e la fraternità sono enfatizzati dal clima di festa. Vi sono delle speciali iniziative che, come Comunità di Fiumicino, state organizzando?
“Per la prossima settimana è prevista l’organizzazione di una ‘Cena di Solidarietà’ il cui ricavato sarà utilizzato per sostenere le attività della Comunità di Sant’Egidio e donare un Natale per tutti. Infatti è solito per la comunità organizzare il 25 dicembre il pranzo di Natale, che anche quest’anno si terrà presso la Chiesa Stella Maris. L’evento costituisce un momento speciale di accoglienza, divertimento e amore nato per il piacere di condividere, senza alcuna distinzione, la gioia delle festività. Alla fine del pranzo Babbo Natale consegnerà a tutti gli ospiti un dono personalizzato con il nome di ciascuno, a testimonianza del fatto che Natale non è un giorno per restare soli, ma una vera festa di famiglia aperta a tutti. Alla luce degli obiettivi che Sant’Egidio Fiumicino si prefigge invitiamo tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla comunità, interessandosi al volontariato ed anche progetti per i giovani e i bambini, ad inviare una e-mail con i propri contatti a santegidio.fiumicino@gmail.com“.