Presentato a Villa Guglielmi il saggio storico “Manfredi di Svevia, l’ultimo sovrano svevo del Regno di Sicilia” di Mariaelena Prinzi
di Roberta Ambrosini
E così proprio il 9 maggio, data non casuale, nel giorno del ritrovamento del corpo dell’onorevole Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse e in quello dell’omicidio di Peppino Impastato, eliminato dalla mafia, Fiumicino decide di celebrare, a modo suo, l’importanza della storia e della memoria collettiva.
Lo fa in maniera insolita ovvero con la presentazione, nella splendida cornice di Villa Guglielmi, del saggio storico “Manfredi di Svevia, l’ultimo sovrano svevo del Regno di Sicilia”.
L’autrice, Mariaelena Prinzi, docente di Lettere all’I.C. Porto Romano, aiutata dal suo abile e incalzante moderatore, Francesco Asioli, ha cercato di ricostruire le tappe storiche fondamentali della figura del giovane e sventurato svevo, spiegando la metodologia adottata durante le sue ricerche.
Ma non si è parlato solo di medioevo, perché tanti sono stati gli spunti di riflessioni lanciati dall’autrice e dal moderatore per riflettere su temi d’attualità come il Mediterraneo, la guerra, la tolleranza religiosa.
Un’ora leggera, in cui la narrazione storica fatta dall’autrice si è intrecciata agli interventi del moderatore alle domande di un pubblico curioso e attento, che si è conclusa con l’intervento dell’Assessore alla cultura, Arcangela Galluzzo che ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza dello studio della storia per le nuove generazioni.