Aneddoti, vicende e curiosità della storia più contemporanea del territorio di Fiumicino
di Roberto Saoncella
Continua il nostro breve viaggio nel mondo delle discoteche e del divertimento anni ’80 su Fiumicino. Lo spazio di oggi, che da solo potrebbe non essere sufficiente, va dedicato al Peter’s, storico locale di via Redipuglia gestito per anni dal compianto Gianpiero detto pieretto Tomassi. Pieretto ci ha lasciato esattamente 4 anni fa, scomparso all’età di 80 anni in piena pandemia nel maggio 2020.
Ma la storia che ci interessa inizia 50 anni prima, nel pieno degli anni ’70 che fanno di quel locale dell’Isola Sacra un punto di riferimento per il popolo del sabato notte romano e non solo. Non era difficile passare una serata al Peter’s e trovarsi improvvisamente accanto Renato Zero, Fred Bongusto, Peppino di Capri o Loredana Bertè. Poi, sul finire del decennio, gli anni ottanta perdono un pò il fascino del jet set nostrano, ma il Peter’s continua a rimanere la discoteca del sabato notte di punta. Diventa anche una fucina di noti DJ: Gigi Guida, Mauro Casazza, Corrado Rizzo o Pino Tedesco, solo per citarne alcuni.
Pieretto riusciva a diventare amico di tutti, con la sua voglia di divertirsi, con il suo saper fare e anche con la buona cucina ereditata dalla mamma. Ma soprattutto ebbe la forza di cambiare se stesso, quando ormai il tempo stava cambiando la realtà attorno. Così negli anni novanta divenne prima il Templum e poi il Divina, entrambi locali che a loro modo hanno segnato la loro epoca. Da musica commerciale ad house, i cambiamenti avvengono anche grazie al supporto delle persone che facevano squadra attorno a Pieretto, come il pr Fabio Feurra o i figli Massimo e Roberta. Poi con la fine degli anni novanta e l’avvento del 2000, la musica si sposta e con loro i ragazzi che amano ballare. Prendono infatti il sopravvento locali sulla spiaggia, all’aperto, e la vecchia discoteca perde smalto.
Col tempo deve cedere anche commercialmente, ad altre realtà come la ristorazione, che oggi occupa quello spazio che invece per un trentennio ha fatto divertire e ballare tre generazioni di fiumicinesi e non solo.
