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“Il mio libro ‘7 pillole di ben-essere’ per me è anche una lezione di vita”

Veronica Vincenzi, operatrice olistica, autrice del primo libro bilingue sulle discipline olistiche


È il primo libro bilingue, in italiano e in inglese, sulle discipline olistiche e, come tutte le cose preziose, che poi danno soddisfazione e che ti lasciano anche una importante lezione di vita, non è stato facile nella sua realizzazione.
 
“7 pillole di ben-essere – L’approccio olistico per un autentico equilibrio tra corpo, mente e spirito” ovvero “The holistic approach for an authentic balance between body, mind, and spirit” è il libro fortemente voluto dall’operatrice olistica e ricercatrice spirituale, Veronica Vincenzi, che a Fiumicino è cresciuta e, dopo qualche anno in cui è vissuta in Inghilterra, è tornata e ha avviato il suo studio olistico “Una carezza per l’anima”.
 
Quegli anni in Inghilterra, però, le hanno regalato, insieme a tanto altro, l’amore per le discipline olistiche e l’amicizia con Rebecca, che oltremanica le impartiva lezioni private di inglese e che nel tempo si è rivelata più di un’insegnante.
 
“Da molti anni avevo il profondo desiderio di realizzare questo libro e, quando finalmente è arrivato il momento, ho voluto farlo contestualmente in italiano e in inglese pensando subito a lei per la traduzione”, racconta l’autrice del libro, che in effetti ha poi affidato proprio a Rebecca Nuzzo la traduzione del libro appena pubblicato e disponibile in versione cartacea su Amazon. La Nuzzo abita tuttora in Inghilterra, è nata da padre pugliese e madre inglese, insegna italiano ed è docente universitaria dal 1997; è anche madre di due bimbi e istruttrice di yoga, meditazione e danza.
 
“Con lei è nata una bellissima amicizia – spiega Veronica Vincenzi – e speravo proprio potesse essere lei a vedere nascere con me questo progetto. Così è stato e ne sono stata da subito molto felice, anche se poi si sono presentate delle difficoltà inaspettate. Ostacoli che in certi momenti sono sembrati anche a me difficili da superare”.
 
Il progetto del libro della Vincenzi inizia di fatto l’anno scorso con l’intenzione dell’autrice di pubblicarlo entro Natale 2023. Ma qualcosa ha poi messo a dura prova la salute di Rebecca, da una parte, e la determinazione di Veronica, dall’altra.
 
“Purtroppo Rebecca ha lottato – spiega – proprio nei mesi in cui stavamo scrivendo e traducendo il libro, con un tumore al seno e, come è comprensibile, questo ha complicato molto le cose, innanzitutto perché c’era apprensione per la sua salute. Io volevo stesse bene e guarisse prima possibile, tanto che le ho chiesto più volte se se la sentisse di continuare o volesse dedicarsi solo alle sue cure. Lei ha sempre confermato la voglia e la possibilità di farcela, nonostante gli interventi chirurgici, nonostante la chemioterapia e nonostante le limitazioni anche fisiche che aveva in quel periodo. Ci voleva solo un po’ più di tempo. Mi ha confessato che questo impegno del libro le è stato utilissimo a distrarsi dal dolore e dalle paure, e l’ha fatta sentire utile, con uno scopo nella vita e con una speranza per il futuro. È una persona molto forte e determinata, come d’altronde lo sono e lo sono stata io. Non nego alcuni momenti di sconforto, per la salute di Rebecca e per la riuscita del libro con la sua traduzione a cui tenevo tanto. Non vedevo l’ora che il mio progetto si realizzasse e che lei stesse bene”.
 
Non sempre va tutto come vogliamo che vada ma non sempre poi si tratta di un vero impedimento perché, come racconta ancora l’operatrice olistica, dietro ogni difficoltà si possono nascondere vere e proprie lezioni di vita.
 
“Ad un certo punto ho deciso di lasciare andare le cose come dovevano e mi sono rassegnata a rimandare l’uscita del mio libro – sottolinea – Da quel momento è tutto andato meglio e, dopo anche un bel lavoro fatto su me stessa, ho capito quello che mi voleva ricordare tutto questo: il tempo ha le sue ragioni e anche se a volte a noi sembra sia tutto fermo e bloccato, va bene così, deve andare così; la fretta non aiuta. Sembrava anche una sfida alla mia determinazione; la situazione mi ha portato a chiedermi: quanta ne hai? Mi sono risposta che ne avevo abbastanza da aspettare che Becky guarisse, perché era quello che volevo. Dopo anni in cui ho desiderato tanto questo libro, ogni giorno di ulteriore attesa mi sembrava infinito ma ora posso dire che ho ripassato bene la lezione. La vita ci pone spesso di fronte a situazioni analoghe per metterci un po’ alla prova. Proprio le discipline olistiche mi sono venute in soccorso e mi hanno aiutata a ritrovare un equilibrio anche in quel momento. Adesso che posso dire ‘ce l’abbiamo fatta’, sono molto felice che Becky stia meglio, che il mio libro sia stato pubblicato e che dentro ci sia non solo la sua traduzione, ma anche la nostra determinazione, la nostra amicizia e la mia lezione imparata sul tempo che deve fare il suo corso. Sia io che Becky speriamo questo racconto più intimo e personale che c’è dietro alle nostre pagine, possa essere utile anche a chi ci legge e incoraggiasse tutte e tutti a controllare non solo il seno ma anche tutto il proprio stato di salute, da tutti i punti di vista. Perché un controllo in più può salvare la vitaconclude Veronica Vincenzi
 
 
 

 
 
 
 

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