La parodontite è un’infezione che provoca la distruzione progressiva di questa struttura
di Fabio Reposi, direttore Farmacia Comunale Aranova
Le infezioni croniche della bocca come la malattia parodontale (popolarmente definita piorrea) responsabile se non trattata, della distruzione dei tessuti di sostegno dei denti, sono associate ad una risposta infiammatoria sistemica.
Malattia paradontale o parodontite significa infiammazione del parodonto. Il parodonto è il sistema di supporto dei denti che mantiene le radici dei denti ancorati alle ossa mascellari.
La parodontite è un’infezione del parodonto che provoca la distruzione progressiva di questa struttura. Lo sviluppo della parodontite è dovuto alla suscettibilità individuale su base genetica e agli stili di vita non adeguati (fumo, diete, igiene orale, alcune patologie) che aggravano il decorso della malattia portando progressivamente a mobilità dei denti, causata dalla distruzione dell’osso di supporto fino alla loro perdita con evidenti menomazioni estetiche masticatorie e fonetiche.
Queste infiammazioni, mantenute nel tempo, sono responsabili di alcuni cambiamenti metabolici e dell’aumento della proteina C reattiva (proteina prodotta dal fegato in risposta ad insulti esterni), condizioni associate all’aumento del rischio cardiovascolare (infarto del miocardio, ictus, problemi circolatori generali) e dell’aumento della pressione arteriosa come definito dall’American Heart Association.
Gli studi in questo campo hanno avuto una spinta notevole alla fine degli anni ’80 quando un gruppo di cardiologi, interessato a comprendere i fattori di rischio associati alla metà degli infarti non spiegabili con la presenza di fattori di rischio classici (ipertensione, obesità, fumo, ipercolesterolemia), ha riscontrato un’associazione tra paradontite ed episodi cardiovascolari acuti. Il meccanismo alla base di questa associazione sembra essere il passaggio di batteri dal cavo orale al sistema circolatorio con danneggiamento delle pareti dei vasi sanguigni e influenza negativa (distacco) delle placche ateromasiche responsabili dirette degli “incidenti vascolari”.
Il diabete risulta essere un’altra patologia associata (aggravante) della malattia parodontale e uno dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Un soggetto diabetico presenta un rischio tre volte superiore di ammalare di parodontite, rispetto ad un soggetto non diabetico. Il trattamento della malattia parodontale, particolarmente diffusa tra le popolazioni mondiali (sesta patologia più diffusa al mondo), è associata ad una diminuzione dei markers infiammatori e quindi al contenimento del rischio cardiovascolare.
Risulta evidente come il monitoraggio della salute orale (e in particolare salute parodontale) e la collaborazione tra cardiologi e odontoiatri, porterebbero alla riduzione di alcuni dei fattori di rischio legati agli incidenti vascolari. Dati di studi clinici controllati hanno evidenziato in modo inequivocabile una riduzione dei markers infiammatori dopo trattamento della malattia parodontale. La terapia della malattia parodontale è ancora più importante se si pensa che è ormai noto che i batteri responsabili siano cause di gravi infezioni sistemiche quali ad esempio ascessi cerebrali, infezioni polmonari, infezioni cardiache o di protesi endovascolari ortopediche.
I rimedi naturali per la piorrea sono piante e oli essenziali capaci di rafforzare le gengive e aumentare la resistenza agli attacchi batterici. Ognuna di queste ha una funzione specifica ed effetti diversi sui nostri denti. I fiori e le foglie della malva sono ricche di mucillagini che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie proteggendo da agenti irritanti ed esercitando un effetto lenitivo e decongestionante.
L’olio essenziale di Malaleuca (Tea Tree) viste le sue innumerevoli proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, trova indicazione in caso di placca dentale, afte, ascessi e ovviamente piorrea sottoforma di lozione con una concentrazione il 15%.
L’olio essenziale di mirra oltre a svolgere un’azione astringente e antisettica diventa il trattamento ideale per la cura delle gengive delicate perché tonifica e rafforza le gengive scongiurando l’insorgenza della piorrea. Usato per gargarismi o localmente, risolve i disturbi legati del cavo orale come gengiviti, stomatite o afte.
La salvia è molto utile in tutti i casi di infezioni della bocca. Quando le gengive appaiono gonfie, tumefatte e calde si può utilizzare un decotto di salvia per fare sciacqui 2-3 volte al dì. La Ratania ha proprietà astringenti e antinfiammatori dovute alla presenza di tannini che disinfettano e proteggono efficacemente le gengive e ne bloccano il sanguinamento. Inoltre esercita un’efficace azione antibatterica utile in modo particolare per l’uso topico in gargarismi e sciacqui, contro tutte le forme di flogosi del cavo oro-faringeo. Miscelata con carbonato di calcio pulisce a fondo e previene la formazione delle carie.