La prevenzione è strettamente legata a modifiche dello stile di vita, ecco alcune strategie efficaci
di Fabio Reposi, direttore Farmacia Comunale Aranova
La sindrome metabolica è un complesso insieme di condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre complicazioni di salute. Negli ultimi decenni, è diventata una delle principali sfide mediche a livello globale, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sui sistemi sanitari.
La sindrome metabolica non è una malattia unica, ma una combinazione di fattori di rischio i cui criteri diagnostici sono oggetto di discussione. Le linee guida internazionali più note ritengono in generale che per la diagnosi sia necessaria la presenza di almeno tre dei seguenti parametri:
1-Obesità addominale: un accumulo eccessivo di grasso nella zona addominale, spesso misurato tramite la circonferenza della vita.
– Uomini: ≥ 102 cm
– Donne: ≥ 88 cm
2-Ipertensione arteriosa: pressione sanguigna ≥ 130/85 mmHg o uso di farmaci per l’ipertensione.
3-Dislipidemia: livelli elevati di trigliceridi (≥ 150 mg/dl) o bassi livelli di colesterolo HDL (“colesterolo buono”)
– Uomini: < 40 mg/dl
– Donne: < 50 mg/dl
4-Glicemia a digiuno alterata: livelli di zucchero nel sangue ≥ 100 mg/dl o diagnosi di diabete.
La sindrome metabolica deriva da una complessa interazione tra fattori genetici, ambientali e comportamentali. Alcune delle principali cause includono:
– Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica favorisce l’accumulo di grasso corporeo e riduce la sensibilità all’insulina.
– Dieta squilibrata: un eccessivo consumo di zuccheri semplici, grassi saturi e cibi ultra-processati può contribuire all’obesità e alla resistenza insulinica.
– Predisposizione genetica: alcune persone hanno una maggiore suscettibilità a sviluppare alterazioni metaboliche.
– Invecchiamento: il rischio aumenta con l’età, poiché il metabolismo rallenta e la massa muscolare si riduce.
La sindrome metabolica aumenta notevolmente il rischio di:
– Malattie cardiovascolari: l’aterosclerosi, causata dall’accumulo di grasso nelle arterie, può portare a infarti o ictus.
– Diabete di tipo 2: l’insulino-resistenza, una caratteristica centrale della sindrome metabolica, può evolvere in diabete conclamato.
– Steatosi epatica non alcolica: un accumulo di grasso nel fegato, che può progredire verso la cirrosi.
La prevenzione della sindrome metabolica è strettamente legata a modifiche dello stile di vita. Ecco alcune strategie efficaci:
– Dieta equilibrata: privilegiare frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. Ridurre zuccheri e cibi processati.
– Attività fisica regolare: almeno 150 minuti di esercizio aerobico moderato a settimana, accompagnati da allenamento di forza.
– Gestione dello stress: lo stress cronico può contribuire all’ipertensione e ad abitudini alimentari scorrette. Tecniche come meditazione e yoga possono essere utili.
– Controllo del peso: una perdita anche modesta di peso (5-10% del peso corporeo) può migliorare significativamente i parametri metabolici.
In alcuni casi l’uso di farmaci o integratori naturali sono consigliati per gestire specifici sintomi o fattori di rischio. In particolare la loro funzione tende a ridurre o rallentare l’assorbimento di grassi e carboidrati favorendo l’equilibrio della flora batterica intestinale. Un buon metabolismo e transito intestinale aiutano infatti a eliminare grassi e zuccheri in eccesso.