“Noi siamo fatti per cooperare con gli altri, per crescere con chi ci sta accanto”
Carissimi lettori la storia che vi sto proponendo, nella sua banalità, é assai significativa. Chi non ha cercato di mettersi in mostra per stare al centro dell’attenzione sminuendo chi gli sta vicino? Bene o male tutti noi siamo stati e siamo: esuberanti, maliziosi, esibizionisti pronti a distruggere chi ci sta accanto.
Io per prima mi sono sentita come la Giraffa. La prepotente voglia di essere la migliore si é spesso e volentieri impadronita di me. Ciò, tuttavia non é buona cosa. E sapete perché? Perché nell’intento di essere “i migliori” perdiamo di vista l’essenza stessa della vita. Non siamo fatti per sgomitare a destra ed a manca. Siamo fatti per cooperare con gli altri, per crescere con chi ci sta accanto.
In un tempo ormai lontanissimo, nella “foresta del tempo d’Allora” vivevano tanti animali, felici di vivere sereni e beati nel loro territorio, sempre ricco di vegetazione e di scoperte quotidiane.
Come al solito e come avviene in tutte le famiglie e le comunità c’é sempre l’elemento che vuole primeggiare in qualcosa.
Io, per esempio, vorrei essere un “leader”, cioé un capo. Purtroppo non tutti mi seguono perché ho un caratterino un pò particolare. Riconosco di voler da una parte primeggiare ma dall’altra amo mettere in imbarazzo, perché preso dalla smania di avere “lo scettro del comando” e nell’intento di farmi apprezzare dagli altri offendo i miei compagni, mortificandoli.
So di non conquistarmi le loro simpatie, finisco per restare da solo, senza compagni da guidare. In realtà sto a guardare i miei limiti, ma ad essere sincero non so come venirne fuori.
Giusto per fare qualche altro esempio, Flippi é un gran pigrone. Rifiuta di fare qualunque cosa, non mette in ordine il suo letto o la sua cameretta, non ama preparare la sua colazione. Pretende che tutti stiano ai suoi ordini. Starebbe ore ed ore ad oziare nel suo letto. Non andrebbe mai a scuola perché secondo lui é una gran perdita di tempo.
Clami é il “disordinato cronico” non ha cura della sua persona, del suo zaino e di tutte le sue cose in genere. Si fa davvero una gran fatica a vivere accanto a lui. Secondo me non é proprio fatto per mettere a posto. Se mangia una banana, getta la buccia a terra e con estrema regolarità c’é il solito passante che vi scivola sopra. Il disordine fa proprio parte della sua vita. “Secondo me non può proprio farne a meno”.
Ma tornando a noi ed al nostro breve racconto nella grande “foresta del tempo d’Allora” viveva una bellissima, simpatica, agile e snella giraffa. Era più alta e slanciata delle compagne. Purtroppo, sentendosi così speciale ed unica nel suo genere, si insuperbì al punto da mancare di rispetto a tutti i suoi amici.
Sentendosi onnipotente non solo desiderava essere sempre al centro dell’attenzione, ma non dava alcun aiuto a chi glielo chiedeva. Si ammirava e rimirava allo specchio. Si comportava proprio come una primadonna, sfoggiava le sue macchie rossicce con esuberanza. Ondeggiava con sinuosità mentre i suoi amici stavano vicino a lei.
Secondo noi: “Aveva troppa fiducia nelle sue capacità!”
Un bel giorno, tre simpatiche, allegre e piccole scimmiette pensarono: “E’ arrivato il tempo di dare una bella lezione alla superba Raffi!” “Abbiamo proprio voglia di farle capire cosa conta di più nella vita!”
Così cominciarono a catturare la sua attenzione facendole tutti quei complimenti che le facevano ingigantire l’orgoglio.
“Mia cara sei altissima!…Congratulazioni per lo splendido portamento!.. Ti muovi proprio bene!..” “Dovresti fare delle lunghissime sfilate…col fisico che ti ritrovi…” “Sei meravigliosa…” “Sei eccezionale…e talmente alta che nessuno potrebbe mai superarti…”
Adulandola in tal modo, le scimmiette “Mietta” “Scimi” e “Scitti” la condussero verso “il cocco gigante” della foresta e la invitarono a prendere qualche noce per poterne bere l’acqua così dolce e dissetante.
Purtroppo, per quanti sforzi facesse “Raffi” non potè raccogliere il prezioso frutto.
Fu allora che le simpatiche e furbe scimmiette salirono sulla giraffa, poi sul suo dorso ed infine sulla sua testa. Esse allungando le loro zampette superiori, come solo loro sanno fare, poterono raccogliere non una, ma parecchie noci di cocco.
Una volta tornate per terra, le scimmie dissero in coro alla giraffa: “Cara la nostra Raffi, é vero sei la più alta, la più bella, la più snella, ma non puoi vivere senza gli altri animali della foresta!” “Hai visto? Se noi non ti avessimo dato aiuto, tu saresti ancora lì a provare e riprovare…”
Raffi, un pò amareggiata, comprese bene la lezione datale dalle tre amiche e se ne vergognò molto. Pianse amaramente. Riflettè un pò sul suo operato ed alla fine comprese quanto fosse stata egocentrica ed egoista. Fu così, che appreso l’insegnamento, da quel giorno non sfoggiò più il suo bel fisico, né se ne fece più vanto, piuttosto cominciò a collaborare con gli altri ed a
rispettarli.
Insieme raggiunsero alte vette e formarono una gran bella comunità di animali ricca di condivisione, partecipazione, comprensione rispetto ed amore…
BBB Maria Pina
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