Prezzi di acquisto ancora troppo alti
ZEV (Zero Emission Vehicle) è la sigla che contraddistingue le auto elettriche. Ma se le emissioni di inquinanti di questa tipologia di auto vengono annullate, lo stesso non si può dire per i costi, che sono abbastanza elevati, soprattutto per i prezzi di acquisto che sono fuori mercato. Infatti, escludendo le auto parzialmente elettrificate, ovvero le ibride e le elettriche ad autonomia estesa, i modelli puramente elettrici attualmente a listino spaziano dai circa 20.000 euro della smart Electric Drive (la Renault Twizy con i suoi 7.000 euro di partenza è in realtà omologato come quadriciclo) agli oltre 428.000 euro della Mercedes SLS AMG coupé Electric Drive.
I MODELLI Nel mezzo, il trio Citroen C-Zero – Peugeot iOn – Mitsubishi i-MiEV parte da poco più di 28.000 euro, quasi quanto richiesto per la Renault Fluence (28.500 euro) e più di quanto serve per portarsi a casa una Nissan Leaf, che parte da quasi 25.000 euro, o una Renault Zoe da 21.600 euro circa. E anche nell’ipotesi in cui le auto elettriche beneficiassero in futuro di incentivi all’acquisto più concreti di quelli effimeri stanziati dal governo nel 2013, ad un automobilista interessato ad acquistare un veicolo alimentato a batteria resterebbero da valutare i costi per “fare il pieno” collegando il cavo ad una presa elettrica di corrente. Dopo aver capito come si ricarica un’auto elettrica e aver analizzato la situazione della rete di colonnine in Italia, non resta che parlare automobili green dal punto di vista del… portafogli.
LA RICARICA Aspettando che la crisi economica allenti la sua morsa, invogliando i governi a mettere in atto provvedimenti che agevolino sia l’acquisto delle auto elettriche sia la realizzazione delle infrastrutture di ricarica, ad oggi l’automobilista che voglia viaggiare ad elettroni non può che ragionare su come colmare (e in quanto tempo) il divario tra il costo di una vettura tradizionale e una elettrica grazie alla minore spesa per il rifornimento e ai risparmi “collaterali”.
LA BOLLETTA Per acquistare la corrente le opportunità sono due: scegliere un operatore nel libero mercato dell’energia e pagare in base ai consumi effettivi oppure optare per una delle proposte calmierate (“flat”) degli operatori energetici. Nel primo caso è difficile determinare la spesa esatta in quanto le tariffe elettriche sono molto variabili in base al gestore, alla fascia oraria di ricarica e ai kW consumati. Un cifra indicativa è quella di 0,20 euro/kWh che, per chi ad esempio percorre 15.000 km/anno con una Peugeot iOn, si traduce in un esborso di 375 euro. Il che equivale a 0,025 euro/km, contro un valore di circa 0,10 euro/km di una Fiat Panda 1.2 a benzina.