Inutile negarlo: al giorno d’oggi esistono talmente tanti nuovi lavori di cui, fino a qualche anno fa, ignoravamo l’esistenza che è davvero difficile stare appresso a tutto. Questo però non vuol dire che le professionalità in questione meritino meno rispetto di chi si dedica ad attività che potremmo definire come più “tradizionali”. Anche perché col passare degli anni è inevitabile che, da una parte, le esigenze delle singole persone crescano e che, dall’altra, le seguano a ruota attività sempre più specifiche. Ad esempio un mondo che pensavamo di conoscere a menadito e che invece ci sta regalando decine e decine di lavoratori più che professionalizzati è quello del giardinaggio: molti di noi sono perfettamente a proprio agio con le mani nella terra e magari corrono il rischio di sottovalutare la preparazione di chi dedica la propria vita a questo genere di attività, ma è bene sottolineare che stiamo parlando di singoli e/o aziende capaci di piccoli grandi miracoli quando si tratta di donare nuova vita ad uno spazio verde. Ebbene, nell’articolo di oggi proveremo a fare luce su una delle nuove professionalità cui abbiamo accennato poche righe fa: ecco chi sono gli architetti del verde e di cosa si occupano.
DI CHE COSA SI OCCUPA UN ARCHITETTO DEL VERDE
Iniziamo col dire che la dicitura “architetto del verde“, anche noto come “architetto del paesaggio” è stata accettata dalla Fondazione Europea per l’Architettura del Paesaggio e va ad indicare un professionista che si occupa di pianificazione e progettazione di paesaggi urbani e rurali, tenendo conto sia delle caratteristiche naturali che dei valori storici e culturali del territorio in cui opera. Detto in altri termini, un architetto del verde può occuparsi sia della ristrutturazione di uno spazio aperto di un centro storico cittadino che della rimessa a nuovo di un giardino. I suoi ambiti di intervento sono infatti molteplici e si muovono dalle infrastrutture territoriali all’analisi paesaggistica; dai piani di gestione e conservazione di parchi (pubblici o privati che siano) alla riqualificazione di aree degradate o addirittura dismesse.
TITOLI DI STUDIO NECESSARI
A dare un’ulteriore idea della serietà del lavoro di cui stiamo parlando ci pensano i molteplici percorsi di studio che permettono di diventare un architetto del paesaggio: si va da corsi dedicati presso le Università di Roma e di Genova a corsi in Scienze Forestali ed Ambientali, nel caso dell’Università di Padova. Da corsi di Ecologia e Pianificazione del Paesaggio (Università di Palermo) a corsi di Progettazione e Gestione degli Ecosistemi Agroterritoriali, Forestali e del Paesaggio (Università di Bologna).
QUANDO E COME RIVOLGERSI AD UN ARCHITETTO DEL VERDE
Come avrete intuito non ci si rivolge ad un architetto del verde se non ci si trova dinnanzi ad operazioni di giardinaggio particolarmente complesse. Detto ciò, per fortuna oggi il cliente non è abbandonato a se stesso ed esistono diverse ditte dedicate al mondo del verde che penseranno al posto vostro ad una valutazione della vostra situazione: ad esempio Nikal, nella sezione giardinaggio Roma, mette addirittura a disposizione i propri architetti del verde qualora sia necessario progettare spazi esterni con soluzioni e/o installazioni particolarmente innovative. Dovete semplicemente contattarli e raccontargli le vostre esigenze e al resto penseranno loro.