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Champagne: le differenze in base al tenore di zuccheri

Quando si parla genericamente di “champagne” si fa riferimento a un vino spumante che viene prodotto nella regione della Champagne, dalla quale detto vino trae appunto il suo nome. Lo champagne come lo conosciamo oggi è il prodotto di un processo evolutivo lungo diversi secoli e quindi non si può parlare precisamente di “invenzione”; capita spesso, però, cercando informazioni su questo vino, che alcuni attribuiscano la sua creazione a un monaco benedettino francese, Dom Pérignon (1638-1715), abate e maestro di cantina presso l’abbazia di Hautvillers nella regione di Champagne, in Francia.

Per quanto, come detto, si parli genericamente di champagne, esistono varie tipologie di questo vino che differiscono l’una dall’altra sotto vari punti di vista fra cui il tenore zuccherino, un parametro decisamente importante. Cerchiamo quindi di saperne un po’ di più su questo punto, anche nel caso in cui si voglia approfittare delle varie champagne offerte online grazie alle quali è possibile acquistare prodotti di eccelsa qualità a prezzi decisamente convenienti.

Champagne: il tenore di zuccheri e gli abbinamenti consigliati

In base alla concentrazione zuccherina, che come facilmente si può immaginare influenza il livello di dolcezza del vino, si possono distinguere ben sette tipologie di champagne di cui sotto riportiamo una breve spiegazione.

Pas dosé

L’espressione pas dosé significa “non dosato” e fa riferimento agli champagne in cui non è stato fatto il dosage, vale a dire il rabbocco con il liqueur d’expedition (una miscela di vini di annate precedenti); i pas dosé sono gli champagne più secchi e asciutti in assoluto; sono particolarmente amati da coloro che apprezzano la purezza del gusto. Sono ottimi come abbinamento ai crudi di pesce.

Extra brut

Gli champagne extra brut sono estremamente secchi; il loro tenore di zuccheri infatti è inferiore ai 6 grammi per litro; sono vini molto espressivi che si caratterizzano per una notevole acidità; sono la scelta ideale nel caso di pietanze salate e sono decisamente adatti a spezzare l’oleosità di alcuni piatti a base di pesce. Sono particolarmente apprezzati dagli intenditori.

Brut

Gli champagne brut sono probabilmente i più comuni e popolari; il tenore di zucchero è inferiore ai 12 grammi per litro; per quanto si tratti di un vino secco, si può apprezzare una lieve dolcezza che bilancia le note acide. Sono vini che si sposano ottimamente ai formaggi stagionati e a formaggi saporiti, anche se non eccessivamente piccanti; sono comunque anche un’ottima scelta da tutto pasto.

Extra dry

L’espressione può essere fuorviante perché extra dry significa extra secco; tuttavia questi champagne sono più dolci dei brut; il loro tenore zuccherino varia tra i 12 e i 17 grammi per litro. Si abbinano benissimo a carni bianche, crostacei, formaggi e cibi dal sapore delicato.

Sec

A dispetto del nome, il contenuto zuccherino degli champagne sec è compreso tra i 17 e i 32 grammi per litro; è una buona scelta per accompagnare torte o pasticcini, ma si abbina benissimo anche a diversi tipi di formaggio.

Demi-sec

Il contenuto di zuccheri è compreso tra 32 e 50 grammi per litro; ottima scelta per dessert a base di vaniglia o cioccolato e quelli a base di crème brûlée; è altresì adatto per accompagnare la frutta gialla e quella bianca e anche i frutti rossi.

Doux

È lo champagne più dolce; ha infatti un tenore zuccherino superiore a 50 grammi per litro. Questo tipo di champagne è spesso consumato come vino da dessert o bevanda per occasioni speciali.

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