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Profughi “Morire di Speranza”

Veglie di preghiera in oltre 30 città italiane per ricordare le vittime dei viaggi verso l’Europa


In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato Comunità di Sant’Egidio, Acli, Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese evangeliche e Associazione Papa Giovanni XIII promuovono, come ogni anno, una veglia in memoria di tutte le vittime dei viaggi verso l’Europa.
 
Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell’Europa almeno 30.000 persone, di cui 3771 soltanto nel corso nel 2015. Più dei cinque anni precedenti messi insieme. Il 2015 è stato l’anno più drammatico per i migranti in cerca di salvezza in Europa. E il 2016 purtroppo si mostra altrettanto agghiacciante: da gennaio ad oggi risultano morte in mare almeno 2868 persone.
 
Il dato è aggiornato al 18 giugno 2016 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale. Ma i numeri reali potrebbero essere molto più grandi. Nessuno sa quanti siano i naufragi di cui non abbiamo mai avuto notizia.
 
Oltre a quella di Roma, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, giovedì 23 giugno si terranno preghiere ecumeniche in più di 30 città italiane. Sarà un momento di celebrazione comune per lanciare un appello unanime: fermare l’ecatombe dei migranti in viaggio, attraverso l’attivazione da parte dei governi nazionali e dell’UE di vie d’accesso legali e sicure, come quella dei Corridoi Umanitari.
 
Durante le preghiere “Morire di Speranza” saranno letti i nomi e le storie di quanti sono morti nel tentativo di raggiungere il nostro continente. Una memoria che deve farsi impegno affinchè cresca una cultura di accoglienza e cessino le tragedie ai confini dell’Europa.
 
 
 

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