
Domenica 21 febbraio alle 10.30 presso la Chiesa del Ss. Crocifisso con la Comunità di Sant’Egidio
CHI ERA MODESTA VALENTI Da più trent’anni la Comunità di Sant’Egidio ricorda le vittime di chi vive in strada a partire dalla morte di Modesta Valenti, un’anziana senza fissa dimora, di 71 anni, che viveva nei pressi della Stazione Termini, dove si rifugiava la notte per dormire. Il 31 gennaio 1983 Modesta si sentì male proprio alla Stazione Termini e l’equipaggio dell’ambulanza che accorse alla chiamata non volle prenderla a bordo perché, a causa delle condizioni in cui viveva, era sporca e aveva i pidocchi.
Modesta morì dopo ore di agonia, in attesa che qualcuno decidesse di prestarle soccorso.
La sua morte ha segnato profondamente l’amicizia della Comunità di Sant’Egidio con chi è senza dimora. Per questo, nell’anniversario della sua scomparsa, si fa memoria nella liturgia di tutti gli “amici per la strada” a cui la Comunità si è fatta prossima che hanno perso la vita, ricordando ciascuno per nome. Con loro la Comunità, attraverso il servizio delle mense, le cene itineranti, i luoghi di accoglienza, ha intessuto negli anni rapporti di prossimità e di familiarità, nel tentativo di migliorare le difficili condizioni della loro vita.
La memoria di Modesta e degli amici per la strada, da Roma si è diffusa in tanti luoghi dove la Comunità è vicina a chi vive e muore senza dimora.
FIUMICINO RICORDA MODESTA Domenica 21 febbraio alle 10.30 presso la Chiesa del Ss. Crocifisso a Fiumicino la Comunità di Sant’Egidio celebrerà il ricordo di Modesta Valenti e di tutte le persone che vivono e muoiono in strada e in condizioni di estrema povertà.
DISTRIBUZIONI PASTI Ogni mercoledì sera, a Fiumicino, si distribuiscono pasti e viveri alle persone in difficoltà. (per info: 348 7757419)
In questi mesi invernali, con le temperature in calo, la situazione di chi non ha una casa e vive per strada si fa sempre più drammatica. Il freddo e le difficoltà della vita di strada uccidono: è successo in passato, purtroppo accade ancora oggi in molte città in Italia e nel mondo. Giovani in difficoltà, adulti che hanno perso il lavoro, anziani che non riescono a pagare un affitto, storie di sofferenza che mostrano la fragilità non solo delle persone, ma anche di un’intera società che ancora troppo poco difende i poveri.
“La Comunità di Sant’Egidio è fedele alla memoria di chi è morto per la vita in strada. Ricordare queste persone, morte perché povere, è riportare alla luce nomi, volti, storie relegati in alcuni angoli e marciapiedi delle nostre città. Nell’anno del Giubileo, questa memoria costituisce un’opera di misericordia, che riafferma l’impegno affinché nessuno muoia più abbandonato”.






