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Violenza: presentati i dati ISTAT 2014

L’associazione ATU(X)TU alla presentazione presso il salone di Palazzo Cornaro della Presidenza del Consiglio dei Ministri


Dopo la presentazione dei dati ISTAT 2014 sulla violenza di genere in Italia, avvenuta il 5 giugno, presso il salone di Palazzo Cornaro della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la presidente dello Sportello Antiviolenza ATUXTU, dottoressa Scioscia ha dichiarato: “I dati riportano una riduzione delle violenze fisiche e sessuali (dal 13,3% al 11,3% del campione di donne rilevato) rispetto al 2006. Questo calo è dovuto ad una maggiore condanna sociale della violenza di genere, alla relativa efficacia delle campagne di sensibilizzazione e contrasto ma, soprattutto, all’accresciuta consapevolezza delle donne nel definire come reati le violenze che subiscono dai partner (tale consapevolezza è salita dal 14,3% del 2006 al 29,6% del 2014). Ritengo che questo miglioramento sia dovuto anche all’attività svolta dagli sportelli antiviolenza a cui le donne si stanno iniziando a rivolgere più spesso che in passato (dal 2,4% del 2006 al 4,9% del 2014 delle donne vittime di violenza), nonostante pochissime tra loro (solo il 12,8% delle donne intervistate) sappiano dell’esistenza di questi centri”.
 
“L’associazione ATU(X)TU – spiega Scioscia – chiede al Comune di Fiumicino di dedicare una pagina, sul proprio sito istituzionale, ai servizi antiviolenza presenti sul territorio, al fine di informare maggiormente le nostre concittadine sulle possibilità di uscire da contesti domestici segnati da violenze psicologiche, fisiche e sessuali”.

“E’ necessario – prosegue – contrastare anche la violenza che subiscono o a cui assistono i minori poiché gli uomini sono più spesso violenti nei confronti della proprie compagne nel caso in cui abbiano subìto violenza fisica dai genitori. In questi casi, la violenza che le donne subiscono dal partner attuale aumenta dal 5,2% al 35,9% (dati: fonte ISTAT 2014, pag. 5).

“Salvaguardare i minori è quindi della massima rilevanza, anche al fine di prevenire future violenze in ambito domestico – dichiara il vicepresidente di ATU(X)TU, Armando Alexander Napoletano – in quest’ottica abbiamo lavorato, somministrando un questionario anonimo ad alcuni alunni delle scuole medie del territorio, per poter contrastare gli atti di bullismo in contesti scolastici. Infatti, in alcuni casi, gli atti di bullismo, sia subiti che agiti, possono essere la manifestazione esteriore della violenza domestica vissuta in famiglia (Bauer, 2006). E’ fondamentale la costituzione di una rete tra associazioni, scuole e amministrazione per monitorare il fenomeno, prevenirlo e contrastarlo in maniera efficace”.

Tutti i dati sono da fonte ISTAT “Violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia” 2014, documento presentato il 5 Giugno 2015 presso il Dipartimento per le pari opportunità Bauer (2006) – Childhood Bullying Involvement and Exposure to Intimate Partner Violence.

 
 
 
 

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