In mostra a via del Bramante 164 uniformi dell’Arma oltre a vecchie armi e mezzi utilizzati dai militari
di Umberto Serenelli
Parco Leonardo nasconde un gioiello che racconta la storia dei Carabinieri dal 1814 ai nostri giorni. Si tratta del “Museo storico dei Carabinieri maresciallo maggiore Ugo Del Vecchio” che ha bisogno di nuovi spazi per proseguire il suo percorso di crescita. Nella struttura di via Bramante, 11 sono esposte 164 uniformi, armi, mezzi e tanta oggettistica che hanno scritto tante gloriose pagine del libro di storia dell’Arma.
Gestito dall’Associazione nazionale dei Carabinieri di Fiumicino, in “vetrina” pezzi veramente pregiati come la ricostruzione di una trincea della prima guerra mondiale da cui spicca una mitragliatrice del 1915. L’attenzione del visitatore viene attratta dalle biciclette, sempre del primo conflitto bellico, elmetti di caduti e una teca in cui esposte piastrine di caduti per difendere i confini della nostra Penisola. Con dovizia di particolari la riproduzione di una postazione da campo, attribuita dagli esperti a un reparto in prima linea, con tanto di cassetta di equipaggiamento, maschere antigas, posto branda con due manichini che indossano le uniformi dell’epoca di colore grigio-verde.
“L’idea del museo è sempre stata il mio sogno nascosto nel cassetto e quindi nasce da una forte passione per le uniformi storiche – dice Fausto Del Vecchio, presidente dall’Associazione nazionale dei Carabinieri di Fiumicino e ufficiale dei Carabinieri in pensione – ma soprattutto dalla volontà, molto sentita dai componenti dell’associazione, per creare qualcosa di importante nel comune di Fiumicino. L’altro aspetto è rivolto alle nuove generazioni che vogliono conoscere da vicino le tradizioni dell’Arma e la gloriosa storia d’Italia molto importante anche per noi che abbiamo indossato la divisa per una vita”.
Nei 300 metri quadrati in cui si estende il museo si aprono “quadri” di collezioni pre-unitarie, storie toccanti narrate dalle tante uniformi esposte e corredate da fotografie di varie epoche, custodite da militari che hanno dato lustro all’Arma sotto la scritta: “Nei secoli fedele”. Riposta gelosamente in una teca c’è anche una bandiera che presenta ancora l’alone del sangue di un Carabiniere che è morto per difenderla. Il percorso di visita è piacevole tra le prime divise della fondazione del Corpo, seguite da quelle del Risorgimento, delle due guerre mondiali e della campagna d’Africa. Quanto esposto nel museo è stato apprezzato da delegazioni internazionali e visitato da funzionari delle ambasciate americana, spagnola, colombiana e polacca.
“Delegazioni di colleghi di Viterbo, Tivoli e Modena, che hanno dato vita a associazioni, ci hanno manifestato l’intenzione di farci visita – conclude Del Vecchio -. La cosa ci fa molto piacere ma ci occorrono nuovi spazi. Stiamo infatti valutando, in collaborazione con l’attuale amministrazione di Fiumicino, di individuare un nuovo locale, di almeno 600 metri quadrati, per valorizzare la mostra. Senza ombra di dubbio posso affermare che questo museo è uno dei più importanti a livello italiano. Ora ci dobbiamo organizzare per accogliere non solo alle scuole del territorio ma anche a quelle della Capitale”.
Si può visitare il museo dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 17 .